25 aprile 2018 Discorso del Presidente Sezione dei Fanti d’arresto Alta Padovana Agostino Solagna
Pubblicata il 04/05/2018
FESTA DELLA LIBERAZIONE
DALLA OCCUPAZIONE DELL’ESERCITO TEDESCO
E DALLA DITTATURA FASCISTA
25 aprile 2018
Discorso del Presidente
Sezione dei Fanti d’arresto Alta Padovana
Agostino Solagna
Signor sindaco, Autorità militari e civili, Associazioni d'arma e combattentistiche,concittadini!
La ricorrenza che oggi ci unisce qui, per celebrare il 73° anniversario della Liberazione, rappresenta un momento di riflessione di straordinaria importanza.
Ricordare il 25 aprile è una necessità, un imperativo, un valore da ribadire. Perché esiste il rischio che la patina di ufficialità e di solennità facciano cadere in secondo
piano i reali motivi che ci spingono ad essere qui presenti, oggi. Motivi tragici, didrammatica e inesorabile concretezza.
Motivi come il sacrificio, la sofferenza, il dolore, la perdita. Tragedie accadute ai nostri parenti più prossimi, agli amici, a quei concittadini che hanno combattuto per restituire al paese la dignità e la libertà.
Eppure il 25 aprile genera sentimenti contrastanti, accanto alla narrazione tragica e luttuosa che la sottende. Se infatti ricordare la Liberazione significa evocare un
periodo oscuro e angoscioso, nessuna festa come questa fa leva sulla speranza, suldesiderio di giustizia, sulla passione per la vita.
Un’elaborazione del lutto che serve per ripartire con diversa consapevolezza e forza interiore, consci che gli errori delpassato sono premessa indispensabile per un presente di democrazia e di armonia e presupposto ineludibile per costruire un futuro migliore.
La ricorrenza che oggi ci unisce qui, per celebrare il 73° anniversario della Liberazione, rappresenta un momento di riflessione di straordinaria importanza.
Ricordare il 25 aprile è una necessità, un imperativo, un valore da ribadire. Perché esiste il rischio che la patina di ufficialità e di solennità facciano cadere in secondo
piano i reali motivi che ci spingono ad essere qui presenti, oggi. Motivi tragici, didrammatica e inesorabile concretezza.
Motivi come il sacrificio, la sofferenza, il dolore, la perdita. Tragedie accadute ai nostri parenti più prossimi, agli amici, a quei concittadini che hanno combattuto per restituire al paese la dignità e la libertà.
Eppure il 25 aprile genera sentimenti contrastanti, accanto alla narrazione tragica e luttuosa che la sottende. Se infatti ricordare la Liberazione significa evocare un
periodo oscuro e angoscioso, nessuna festa come questa fa leva sulla speranza, suldesiderio di giustizia, sulla passione per la vita.
Un’elaborazione del lutto che serve per ripartire con diversa consapevolezza e forza interiore, consci che gli errori delpassato sono premessa indispensabile per un presente di democrazia e di armonia e presupposto ineludibile per costruire un futuro migliore.
Allegati
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DISCORSO 25 APRILE 2018 Fanti d arresto.pdf | 32.15 KB |