Per la strada del Molinetto al cuore della cittā

Per la strada del Molinetto al cuore della cittā

Per la strada del Molinetto

al cuore della città

 

percorso3 Partendo dalla località Gherla, verso est-nord est, si percorre la strada provinciale pedemontana del Molinetto, che dà il nome alla via omonima. Quindi ci si immette in Via IV Novembre; a destra si trova il piazzale "Martiri del Grappa" con il monumento al partigiano; a sinistra c'è il Municipio. Sulla sua facciata sono fissati quattro medaglioni raffiguranti il Canova, Dante, Petrarca, Metastasio. Un po' più avanti, nella stessa direzione, si apre l'entrata dell'ospedale civile e della Casa di ricovero.

L'ospedale sorse per volontà testamentaria di Francesco Aita come pure la casa di ricovero. Questa è la trascrizione della parte del testamento riguardante le opere citate:

"Voglio che nel locale di attuale mia dimora in Crespano sia fondata una casa di riposo ed Ospitale, secondando così anche i desideri delle defunte due mie mogli Angela Tommasini e Giuseppina Cetti.
Sopra le scale di ingresso prospicienti la Piazza di Crespano voglio collocata una lapide colla leggenda duratura in perpetuo: "Casa di riposo ed Ospitale fondata dalli Coniugi Aita Francesco q. Paolo, Tommasini Angela fu Antonio e Cetti Giuseppina fu Gio Batta a sollievo degli accorati miseri ed impotenti d'ambo i sessi di Crespano.
... mia precisa volontà si è quella che non debbano essere ricoverati che li soli comunisti di Crespano d'ambo i sessi, fermo e ritenuto che questi abbiano sempre osservata regolare condotta, vita laboriosa e morale e che siano caduti in miseria per forze di circostanza a loro non imputabili. La disciplina, vitto e vestito, inservienti, medico e medicine tutto verrà determinato da un saggio regolamento organico redatto dai rappresentanti il Comune di Crespano col concorso e responsabilità del Parroco Locale.
...li rappresentanti Comunali saranno gli esecutori testamentari ed amministrativi gratuiti della Casa di Ricovero ed Ospitale da fondarsi...
... qualora l'Amministrazione della Casa di Ricovero ed Ospitale da fondarsi a Crespano non trovasse o mancasse di dare esecuzione ... dichiaro... che tutta la mia sostanza... passi all'Ospitale di Asolo che userà della debita sorveglianza, pagherà gli oneri e legati suaccennati e accoglierà almeno due dei individui di Crespano ogni anno sempre verificandosi il caso, miseri di buona morale, mantenendoli a spese di detto Ospitale di Asolo, di medico, medicine, vitto e vestito"...

In attuazione del testamento di F. Aita, con altre donazioni di locali e fondi (ricordiamo in particolare quelli delle sorelle Fabrio, entrate fra le suore di Carità), l'Amministrazione comunale, auspice il nobiluomo Filippo Canal, nel 1871 poté essere realizzato l'Ospedale, costruito accanto alla casa di ricovero con la quale formò un unico Ente.

Il 2 maggio 1885, accanto ai reparti di medicina e chirurgia, si aprì un reparto particolare per i dementi. Durò in attività fino al 1955. Nel 1963 fu addirittura demolito il manicomio e costruito un moderno reparto di medicina, inaugurato ed entrato in funzione nel 1965. Subito dopo furono iniziati i lavori per un reparto di chirurgia sul posto dei vecchi stanzoni di medicina e chirurgia e di alcune stanze della maternità. Questa seconda ala fu inaugurata nel 1968 ma qualche anno dopo l'ospedale cominciò ad essere oggetto di una utilizzazione specializzata nel quadro della riduzione dei posti letto a livello regionale. Ultimamente la vecchia Casa di Ricovero, diventata Casa di riposo, è stata completamente ristrutturata.

Vicino all'entrata dell'Ospedale vi è il Monumento ai Caduti delle due ultime grandi guerre.

Di fronte si trova la casa del famoso auriga Giuseppe Rossi.

Da via IV Novembre si entra in piazza S. Marco, di forma rettangolare è circondata da edifici, tra i quali da notare particolarmente, il caffè Canova, opera dell'architetto Segusini.

Sul lato ovest si trova una fontana esagonale, donata al paese dal vescovo di Mindo Sartori-Canova, fratellastro di Antonio Canova. L'alto prelato donò alla Parrocchia numerose vesti preziose, per la celebrazione dei riti sacri.

Nel mezzo della piazza troneggia il duomo, opera dell'architetto Giorgio Massari di Venezia. La prima pietra fu messa a dimora nel 1732, l'edificio fu benedetto nel 1762 e consacrato nel 1766. E' dedicato ai Santi Marco e Pancrazio come evidenziano le due statue poste sulla facciata. Nell'interno i soffitti sono stati affrescati dal Guarana e rappresentano l'esaltazione della Croce e di S. Marco. Sulle pareti nord e sud del presbiterio si possono ammirare due affreschi del Demin.

Sulle pareti dell'abside sono dipinti i dodici apostoli in alto, e santi patroni di associazioni religiose e civili dell'800, esistenti a Crespano, opera sempre del Demin. Le due balconate in legno sono opera dei nonni di A. Canova, gli Zardo detti Fantolin.

Il monumento con il leone di S. Marco del 1795, ricorda il permesso di tenere mercato ogni secondo lunedì del mese, concesso da Venezia. Oggi si svolge ogni domenica mattina.

Alla fine di Piazza S. Marco, lato nord-est, inizia via S. Michele, con direzione est fino ai confini con il comune di Paderno, dove si divide in due tronconi che si ricongiungono quasi subito però.

E' detta anche "Casteler" perché qui sorgeva, nel medio evo i castello della famiglia "da Crespan". Vicino alla casa padronale c'era pure la chiesetta dedicata all'arcangelo Michele.

All'inizio di via XI Febbraio si può ammirare il vecchio campanile e la cadente facciata di una chiesa. Era la parrocchiale di Crespano. Il campanile ha la base del 1400, il corpo centrale del 1700 e la cupola del 1800. Un fulmine nel 1966 troncò 1 parte superiore. Venne restaurato e furono poste due piccole campane, suonate per ricordare la morte di un emigrato. Su lato est del campanile si può ancora vedere un affresco raffigurante due vescovi dei quali, uno, dovrebbe essere S. -Prosdocimo. Dove, attualmente c'è il cinema-teatro, funzionante fino al 1960, vi si trovava il cimitero del paese.

Da via S. Pancrazio, seguendo la stradina a destra, si va a cimitero e alla chiesa di S. Pancrazio, considerata la prima parrocchiale di Crespano. E' di stile romanico, costruita agli inizi, circa, del XII sec.. Il suo campanile fu restaurato nel 1800 Nell'interno della chiesa si può ammirare in crocifisso ligneo del 1400.

Al termine della via c'è il noto ponte sul Lastego.

Elisa Mionetto e Giacobbe Peruzzi

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