Museo/Monumento

ORATORIO DI S. ANNA

Descrizione

La contrada di Giara è quasi sicuramente uno dei più antichi insediamenti della popolazione locale dopo che questa iniziò a scendere dal villaggio fortificato che si collocava dove più tardi venne eretto il Castello di Illasi.
Probabilmente, la contrada Giara coincide con quello che era definito "Arione", un misterioso antico toponimo che risulta da diversi documenti d’archivio storico (Fonte: Don Pietro Mantovani).
A Giara, a metà strada tra l’omonima contrada di Sotto e di Sopra, si trova la piccola chiesa di S.Maria della Giara, conosciuta anche come Oratorio di S.Anna.
L’interno racchiude un antico dipinto del ‘300 raffigurante la Madonna in tenera età circondata dai genitori, S. Gioachino e la madre S. Anna.
Nel 1650 la chiesetta apparteneva a due sorelle: Adamante e Ginepra Cipolla, conosciute anche come “le seole” (dal dialetto veronese), di cui ne furono ricostruttrici, forse anche costruttrici.
Nel testamento che rilascia Adamante nel 1671, quando oramai la sorella Ginepra era già deceduta, scrive che lascia ai cugini Sommariva tutte le proprietà, quindi la chiesa, la villa e i campi, esclusa però la casetta di possesso che confinava alla chiesa di S.Stefano a Verona e che lascia alla governante Maddalena Tommasa.
Tuttavia, Adamante vincola l’eredità a degli obblighi che i Sommariva sono tenuti a rispettare per poter beneficiare dei beni.

Infatti, secondo il testamento, qualora questi obblighi non fossero rispettati o qualora terminasse la serie di eredi legittimi maschi, tutta l’eredità finirebbe nelle mani del Colleggio dei notai di Verona. Inoltre, incarica l’Arciprete di Illasi e il Signor sacrista del Collegio dei signori notai, per verificare che ogni anno gli obblighi testamentari venissero rispettati.
Il più singolare di questi obblighi fu quello del tenere sempre una lampada accesa davanti all’altare per la consolazione dell’anima sua: “Item obliga et espressamente aggrava l’herede suo infrascritto, et sostituti, che sempre, et in perpetuo, giorno, e notte debbano mantener lampada accesa avanti l’altare nella chiesa di S.Maria posta in Illasi in Contrà di Giara di ragione d’essa signora Testatrice e della quodam Signora Ginepra sua sorella” (Testamento, V-1-9, conservato nella parrocchia di Illasi).
Seppur Adamante lasci gran parte dei suoi averi ai Sommariva, nel testamento riserva qualcosa anche ad alcuni enti e a precise persone; ad esempio, secondo il volere di Adamante, l’erede del testamento dovrà donare in tanto in tanto un “stramasso” (= materasso, inteso come era quello di un tempo), due "linsoi" (= lenzuoli) e una coperta di quelle buone ai governatori dell’Ospitale di S. Rocco. Oltre a questo, e altri obblighi testamentari, l’erede dovrà donare una somma di denaro pari a 10 ducati a Bortola Vezari “al tempo del suo maritare o monacare” e un “panno morello” (= un abito scuro) alla madre di questa alla morte della stessa Adamante.
Dopo il 1744 le proprietà passano dai Sommariva al Collegio dei notai di Verona poichè nessuno mantenne più gli obblighi testamentari, successivamente nel 1806 la chiesetta diventa proprietà erariale, cioè dello stato, per poi essere acquistata nel 1849 dalla famiglia veneziana degli Anselmi (fa parte di questa famiglia di pittori Giorgio Anselmi che realizzò un affresco al Palazzo Ducale di Mantova).
Attraverso un matrimonio tra una Anselmi e un Lucchini, la chiesa di Giara passa poi alla famiglia Lucchini. L’ultimo di questi, Luigi Lucchini, che fu tra l’altro un magistrato e politico durante il Regno d’Italia, nel 1921 vende tutto alla Banca Cattolica Veronese. Prima, nel 1920 la villa e la chiesa saranno affittate per un breve periodo all’istituto femminile Don Giacomelli.
Nel 1930 le proprietà vengono acquistate dall’avvocato Pietro Avrese al quale si deve la commissione della costruzione delle finestre del lato destro della chiesetta. Invece, il suocero, il pittore Carlo Donati (1874-1949) ne affresca le pareti; sue sono, anche, le pitture nella parrocchiale di Illasi. L’ultima erede degli Avresi è la signora Lina Maria Duska Avrese (1928-2014), un'appassionata di cultura russa e collazionatrice esperta di iconografia sacra ortodossa. Il suo funerale verrà celebrato proprio in questa chiesa.
Una nota particolare è che Gaspare Bertoni, fondatore degli Stimmatini, ha qui celebrato la sua prima messa.
Ad oggi, la chiesa fulcro di una sentita devozione popolare, si rinvigorisce, ogni anno il giorno della solennità di S.Anna (26 Luglio).

Indirizzo

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