Museo/Monumento

Strada Pelosa - Caselle

Descrizione

Quando in epoca romana nella zona di Selvazzano iniziò una prima fase di trasformazione del territorio, fu realizzata una serie di "rialzi" stradali, sopraelevati rispetto al piano della campagna, per rendere utilizzabili i collegamenti viari anche durante le frequenti piene del Bacchiglione. Nel tempo si vennero a creare due importanti assi viari: la strada Montanara che unisce Padova ai Colli Euganei e l’attuale statale che collega Padova a Vicenza. All’inizio del 1200, per garantire il collegamento con la roccaforte di Montegalda, fu costruita una strada militare, alternativa alla vecchia statale, il cui nome “Pelosa” deriva da strada “lapilosata” ossia in ghiaino (lapis). Dal centro di Padova (zona Ponte Tadi) si sviluppa verso ovest attraversando Selvazzano dalla frazione di Caselle in località “Treponti”, passando per Rubano e poi risbucando a Selvazzano, fino al “Canton della Madonna” ossia al confine con il Comune di Saccolongo; quindi prosegue verso Veggiano costeggiando il fiume Tesina e, attraversando varie località del vicentino, giunge sino al castello di Montegalda che un tempo era di proprietà del Comune di Padova. Il perfetto rettifilo, nonostante le interruzioni, giunge fino alle porte di Vicenza (San Pietro Intrigogna). Le recenti manomissioni non hanno alterato il fascino della strada che continua a rimanere una delle principali arterie del territorio di Selvazzano; lo sviluppo edilizio della frazione di Caselle gli ha ridato l’importanza di un tempo sebbene l’attuale larghezza risulti insufficiente per il traffico veicolare che deve sopportare. Percorrendo la Pelosa si scorgono numerose dimore contadine che fino al dopoguerra popolavano il territorio tra Caselle e Treponti e che ora sono state in buona parte recuperate.

Indirizzo

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