29 giugno ore 21: MARADONA nell'alto dei cieli - spettacolo del Teatro Bresci
Pubblicata il 23/06/2018
Dal 23/06/2018 al 08/07/2018
MARADONA NELL'ALTO DEI CIELI
Spettacolo di
"Teatro Bresci"
con
Giacomo Rossetto
testo di Michele Ruol
Venerdì 29 giugno ore 21,00
Stadio Comunale di Viale Venezia n. 31
in caso di maltempo sala Nobili Cappello - preparco di Villa Imperiale
evento realizzato in collaborazione con l'Ass. #farelegna14
Maradona, el Pibe de Oro (il ragazzo d'oro) il cui appellativo
rende appena la grandezza del goleador,
che è stato un "Influencer" in epoca pre-social .
Maradona nell’alto dei cieli è uno spettacolo all’incrocio tre dimensioni: il calcio, la fede, il teatro.
È uno spettacolo scritto per essere interpretato da un unico attore, Giacomo Rossetto, mischiando la sua biografia di uomo, di attore, di ex-calciatore, di padre, con quella di uno dei più grandi calciatori e personaggi pubblici di sempre, e officiandone una specie di rito laico.
aradona ha una storia complicata, fatta di partenze, ritorni, ombre e luci splendenti, una storia in cui, in modo non così diverso da un attore, il privato è quasi sempre al servizio del pubblico.
E attraverso questo incredibile percorso, Maradona è diventato un mito. Un mito fondativo di una squadra, di una città, di una nazione.
È tramandato in modo scritto e in modo orale. È oggetto di leggenda. È venerato.
E al cuore di tutto questo sta il suo essere uno di quei rarissimi uomini capaci da soli di portarsi sulle spalle un’intera comunità; o meglio di costruirla. Basta nominare Maradona perché un capannello di persone si trovi unita a parlare, a commentare, a stringere amicizia, a litigare
È un uomo che in un’epoca pre-social network, grazie a quel serissimo gioco che è il calcio, era già in grado di influenzare milioni di persone e la cultura del suo tempo, come pochi sportivi prima di lui.
Oggi che il mondo virtuale è sempre più densamente popolato, e si svuotano gli stadi, si svuotano le chiese, può essere il teatro un luogo da cui ricominciare a costruire un sentire comune?
Il testo di Michele Ruol affronta con coraggio, affetto e leggera ironia una figura che è un continuo invito a superare se stessi senza prendersi troppo sul serio, un invito al coraggio di affrontare le lotte con se stessi e a perdonarsi le cadute, e a darsi, come il teatro, quando lo spettacolo sembra ormai finito, ogni volta la possibilità di ricominciare.
È uno spettacolo scritto per essere interpretato da un unico attore, Giacomo Rossetto, mischiando la sua biografia di uomo, di attore, di ex-calciatore, di padre, con quella di uno dei più grandi calciatori e personaggi pubblici di sempre, e officiandone una specie di rito laico.
aradona ha una storia complicata, fatta di partenze, ritorni, ombre e luci splendenti, una storia in cui, in modo non così diverso da un attore, il privato è quasi sempre al servizio del pubblico.
E attraverso questo incredibile percorso, Maradona è diventato un mito. Un mito fondativo di una squadra, di una città, di una nazione.
È tramandato in modo scritto e in modo orale. È oggetto di leggenda. È venerato.
E al cuore di tutto questo sta il suo essere uno di quei rarissimi uomini capaci da soli di portarsi sulle spalle un’intera comunità; o meglio di costruirla. Basta nominare Maradona perché un capannello di persone si trovi unita a parlare, a commentare, a stringere amicizia, a litigare
È un uomo che in un’epoca pre-social network, grazie a quel serissimo gioco che è il calcio, era già in grado di influenzare milioni di persone e la cultura del suo tempo, come pochi sportivi prima di lui.
Oggi che il mondo virtuale è sempre più densamente popolato, e si svuotano gli stadi, si svuotano le chiese, può essere il teatro un luogo da cui ricominciare a costruire un sentire comune?
Il testo di Michele Ruol affronta con coraggio, affetto e leggera ironia una figura che è un continuo invito a superare se stessi senza prendersi troppo sul serio, un invito al coraggio di affrontare le lotte con se stessi e a perdonarsi le cadute, e a darsi, come il teatro, quando lo spettacolo sembra ormai finito, ogni volta la possibilità di ricominciare.
Allegati
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