Comune di Casalserugo

Incontro 11 gennaio 2023 - L'Ussaro di Arturo Perez-Reverte

Arturo Perez-Reverte, L’Ussaro, Tropea Editore, Milano, 2006, Gruppo Il Saggiatore

Mercoledì 11.01.2023 si è tenuto il primo incontro con il nostro club del libro dove si è portato all'attenzione il volume di Arturo Perez-Reverte "L'ussaro".
Su questa narrazione si è svolta la piacevole conversazione del gruppo di lettura l’11 Gennaio u.s., arrivando a condividere la visione dell’autore del romanzo, Arturo Perez-Reverte, riconoscendone un’evidente attualità. 
Frederic Gluntz è un giovane ufficiale del corpo militare degli ussari francesi (la prestigiosa unità di cavalleria leggera) in attesa della sua prima azione in campo nemico durante l’occupazione napoleonica della Spagna (primo decennio dell’Ottocento).
Inizialmente il neo ufficiale è mosso e inorgoglito da nobili sentimenti, come l’eroismo e il sacrificio supremo in nome della gloria, così come li aveva conosciuti all’Accademia Militare e nelle rappresentazioni ideali delle opere d’arte.
Partecipando invece alla battaglia, si troverà a vivere una realtà ben diversa, dove l’eroismo si scontra con le decisioni fredde e distanti degli alti comandi, la gloria con la brutalità degli scontri corpo a corpo e la miseria del fango, del sangue e dei cadaveri sfigurati. Il dubbio erode via via le sue solide certezze per cui vale la pena battersi e morire per la patria, aggredire e uccidere i propri simili in nome della grandezza della propria nazione e del progresso. Alla fine ciò che resta è che nella guerra non c’è onore, ma lotta terribile per sopravvivere.
La guerra viene condannata tout court, anche se apparentemente mossa da volontà di miglioramento e progresso verso un’altra nazione, come potrebbe essere quando viene dichiarata con l’intento di esportare modelli e sistemi sociali ritenuti più evoluti e sicuramente migliori.
Imporre con la forza e la violenza non fa che alimentare nuova violenza; calpestare con disprezzo culture e tradizioni diverse benché discutibili non fa che esacerbare il conflitto; onore e gloria non sono che capziose illusioni che cozzano inevitabilmente con la dura e brutale realtà del sangue e della morte, utilizzate in maniera faziosa e populista per portare dei giovani sul campo di battaglia.


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