Casa Don Bosco

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Casa don Bosco: Centro don Paolo Chiavacci

Da qui sono partite le iniziative in difesa del Grappa. Le idee di don Paolo sono una realtà che continua.

"La "Casa" fu iniziata nell'immediato dopo guerra (1948), quando mi trovavo, quale assistente spirituale alle case Popolari di Dosson (le vecchie Caserme), fra i senza tetto, i sinistrati, i disoccupati di Treviso che vi erano stati raccolti. Ero riuscito ad agganciare i giovani.... mi divennero amici e un po' alla volta li persuasi di venire con me a fare gli Esercizi spirituali in una casetta di montagna di mio padre composta di tre stanzette a piano terra e quattro al primo piano..."

Così don Paolo Chiavacci esordiva in un suo scritto per presentare la storia di Casa don Bosco.

Nasce come casa di esercizi spirituali, ma ben presto si alternano corsi di orientamento, di studio o di aggiornamento.

Nel 1972 iniziano i corsi "incontri con la natura" preludio alla nuova fisionomia della casa "Centro incontri con la natura" e si alternano corsi di formazione naturalistica, sociale, religiosa e culturali.

Successivamente la casa dà ospitalità nell'estate ad anziani desiderosi di un periodo di riposo, di distensione o di ripensamento ed agli handicappati.

La casa situata a 594 metri di altezza sul Massiccio del Grappa, alle pendici del Monte Castel, su uno sperone fra le valli del Corpon e della Madonna, si apre davanti sulla pianura veneta, offrendo un panorama eccezionale e godendo di un "microclima" privilegiato.

E' dotata di una cinquantina di camere, una sala da pranzo, una sala per gli incontri e le assemblee capace di ospitare oltre 150 persone, una cappellina ove verranno tumulate le spoglie di Don Paolo, una biblioteca con una sezione adibita a museo di scienze naturali, un osservatorio astronomico che sarà potenziato con un moderno planetario di prossima costruzione, una stamperia, un laboratorio per la lavorazione della ceramica: un'aula di botanica, un osservatorio geografico con libretto-guida, un museo di strumenti astronomici del passato e il parco geologico del Grappa.

Annessa alla casa, come sfogo nei tempi di maggior afflusso o per ospitare piccoli gruppi che vogliono essere autonomi, c'è anche la casera Roberto Chiavacci, debitamente ristrutturata ed attrezzata.

All'esterno di casa don Bosco un lariceto di circa 50.000 piante conifere e latifoglie, costituisce un parco dall'ampio respiro nel quale si nota l'anfiteatro di stile greco, costruito manualmente da Don Paolo, come del resto tutte le opere che oggi costituiscono il complesso della casa. Nelle vicinanze per opera degli alpini è stato ricavato un laghetto che caratterizza la zona.

Dalla casa don Bosco si diparte il "Sentiero Natura" dedicato a don Paolo Chiavacci e promosso dalla Regione del Veneto - quale strumento utile agli alunni delle scuole di ogni ordine - per leggere, comprendere e educarsi all'amore della natura.

Dopo la morte di don Paolo (5.4.1982), il complesso, per volere dei f.lli Chiavacci, è passato alla Curia vescovile di Treviso, che sta continuando l'opera di promozione culturale, sociale e religiosa, attraverso la regia di Don Giovanni Scavezzon e la dedizione della professoressa Marilena Fontana.

Il Centro incontri con la natura - Casa don Bosco - ora denominata "Centro don Paolo Chiavacci" è ubicato in Via S. Lucia, 45 ed ha come numeri telefonici il 53080/53272.

Orazio Scardellato

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