CASTEL D'AZZANO NELL'IPA VERONESE PER ACCEDERE AI FONDI EUROPEI
Pubblicata il 14/05/2015
Dal 14/05/2015 al 31/08/2015
E' stata costituita a palazzo Barbieri l'Intesa Programmatica d'Area-IPA Veronese, nuovo strumento di programmazione decentrata, costituito da 13 Comuni (Verona, Arcole, Castel d’Azzano, Castelnuovo del Garda, Bussolengo, Buttapietra, Nogarole Rocca, Pastrengo, San Martino B.A., Sommacampagna, Sona, Valeggio sul Mincio, Zevio), dalla Camera di Commercio e dalle associazioni Apindustria Verona e Casartigiani Verona.
In questi giorni altri tre Comuni: Lazise, San Pietro Incariano e Pescantina, stanno completando l'iter amministrativo per entrare a far parte dell'Intesa.
Successivamente, la domanda di riconoscimento dell’IPA Veronese verrà presentata alla Regione Veneto.
“Finalmente" è stato il commento del Sindaco Antonello Panuccio all'assemblea dei Sindaci presenti, "con la firma di questo protocollo d'intesa, eviteremo la polverizzazione delle richieste di contributo che spesso non hanno avuto buon fine a causa di mancanza di condivisione tra gli enti e soprattutto a causa dell'esigua dimensione territoriale dei richiedenti. Quando si chiedono risorse all'Europa sono necessarie ampie azioni territoriali che propongano politiche condivise per lo sviluppo dei nostri comuni. Un positivo modo nuovo di lavorare che va ben oltre le appartenenze politiche (infatti la ns IPA è composta da forze politiche eterogenee) e guarda a reperire nuove risorse economiche che molto spesso l'Italia lascia a Bruxelles a beneficio di chi ha già sviluppato una certa cultura europea di accesso ai contributi”.
Nella foto il Sindaco in Sala Arazzi, durante il suo intervento.
In questi giorni altri tre Comuni: Lazise, San Pietro Incariano e Pescantina, stanno completando l'iter amministrativo per entrare a far parte dell'Intesa.
Successivamente, la domanda di riconoscimento dell’IPA Veronese verrà presentata alla Regione Veneto.
“Finalmente" è stato il commento del Sindaco Antonello Panuccio all'assemblea dei Sindaci presenti, "con la firma di questo protocollo d'intesa, eviteremo la polverizzazione delle richieste di contributo che spesso non hanno avuto buon fine a causa di mancanza di condivisione tra gli enti e soprattutto a causa dell'esigua dimensione territoriale dei richiedenti. Quando si chiedono risorse all'Europa sono necessarie ampie azioni territoriali che propongano politiche condivise per lo sviluppo dei nostri comuni. Un positivo modo nuovo di lavorare che va ben oltre le appartenenze politiche (infatti la ns IPA è composta da forze politiche eterogenee) e guarda a reperire nuove risorse economiche che molto spesso l'Italia lascia a Bruxelles a beneficio di chi ha già sviluppato una certa cultura europea di accesso ai contributi”.
Nella foto il Sindaco in Sala Arazzi, durante il suo intervento.
