Castel D'Azzano - “Centro Recupero Fauna Selvatica Verdeblů” Il bilancio degli animali salvati nel 2013

Pubblicata il 10/03/2014

COMUNICATO  STAMPA 
Castel D'Azzano - “Centro Recupero Fauna Selvatica Verdeblù” 
Il bilancio degli animali salvati nel 2013 
 
Oggi, il vicepresidente e assessore all'Ambiente Fabio Venturi ha effettuato un sopralluogo nelle strutture di “Verdeblu - Centro Recupero Fauna Selvatica” a Castel D'Azzano, per fare il bilancio sulla reintroduzione in natura della fauna selvatica recuperata nel 2013.
 
Erano presenti: Fabrizio Croci, presidente di “Verdeblu - Centro Recupero Fauna Selvatica” di Castel D'Azzano; Antonello Panuccio, sindaco di Castel D'Azzano.
 
L'associazione “Verdeblu” si occupa, su delega della Provincia di Verona, di recuperare e curare animali di fauna selvatica autoctona, in particolare: rapaci diurni e notturni, uccelli acquatici provenienti dal Garda e dalle zone umide della bassa veronese e varie specie di mammiferi. Il Centro di Recupero Fauna Selvatica è attivo dal 2002 e si avvale dell'attività di volontariato della sezione veronese, in collaborazione con il Settore Faunistico e il Corpo di Polizia provinciale.
 
L'incontro si è tenuto alla sede di Verdeblu (via IV Novembre), al Parco comunale “Le Sorgenti del Castello” di Castel d'Azzano. 
 
Il sopralluogo di oggi è servito per liberare in natura una poiana, un allocco e uno scoiattolo di appena un anno di vita, giunto al Centro “Verdeblù” molto giovane e cresciuto nella struttura. I due uccelli, invece, sono stati raccolti e curati dalle ferite. Ma la particolarità più significativa è rappresentata dall'esemplare di femmina di cigno nero in cova, che tra pochi giorni darà alla luce i suoi sei piccoli. Si tratta di un caso eccezionale, il primo nella provincia di Verona, poiché riguarda un animale originario dell'Australia, ma rinvenuto abbandonato nel territorio veronese e per il quale non è stato rintracciato il padrone. Lo stesso vale per i pappagalli ricoverati nelle voliere, di cui non si conosce il proprietario e che sono pertanto adottabili. 
 
Complessivamente, nel corso del 2013 il “Centro Recupero Fauna Selvatica Verdeblu” di Castel D'Azzano si è occupato della gestione di 1.196 animali, tra esemplari appartenenti a fauna selvatica locale e soggetti presi in carico dal servizio “S.O.S Animali”. I Centri di Accoglienza “Verdeblu” - il “C.R.S. Malga Derocon” a Erbezzo e il C.R.S. di Castel D'Azzano - hanno registrato l'ingresso di 863 esemplari, cui vanno aggiunti altri 47 soggetti, presi in carico nei precedenti anni, per un totale di 910 animali. A tutti sono state prestate le opportune cure di pronto soccorso e l'assistenza specialistica in base al caso. 
 
“Verdeblu” presta inoltre attività di pronto soccorso ad animali feriti o abbandonati. Al progetto “S.O.S. Animali” aderiscono 11 amministrazioni comunali. Gli animali vengono conferiti da parte del personale dei comuni associati o da privati cittadini, che possono beneficiare di un servizio di accoglienza 7 giorni su 7. In casi di particolare necessità, “Verdeblu” provvede anche al recupero degli animali, con mezzi e personale proprio. Nel 2013 sono stati accolti 132 soggetti, cui se ne sommano altri 154 presi in carico negli anni precedenti, per un totale di 286 esemplari gestiti. 
 
 
Vicepresidente – Venturi: “Oggi, ho il piacere di visitare il Centro Recupero, mantenuto in modo esemplare dall'associazione 'Verdeblu' di Castel D'Azzano, il cui operato non manca di fornire, a tutti noi, insegnamenti di cui dobbiamo far tesoro. Il lavoro e il grande impegno della squadra 'Verdeblu' sono, infatti, occasione per riflettere sul valore del primo soccorso per salvare gli animali feriti o in difficoltà. Basti pensare che degli 863 esemplari di fauna selvatica locale presi in carico, la metà è già stata reintrodotta in natura, mentre altri soggetti sono ancora in cura nelle nostre strutture, in voliere o ambulatori. È doveroso che tutti comprendano la necessità di segnalare - attraverso l'apposito numero verde - le situazioni di emergenza in cui ci si può imbattere. Rivolgo, quindi, ai veronesi un importante messaggio di collaborazione, dal momento che anche gli animali più bisognosi di cure possono essere salvati e rimessi in libertà dopo pochi mesi. Invito inoltre i cittadini a recarsi al Centro di Recupero di Castel D'Azzano, perché alcuni esemplari possono essere adottati”.
 
 
Verona, 10 marzo 2014
 
 
 
 
 
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